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SIREF per la pace, la giustizia e il dialogo educativo

La Società Italiana di Ricerca Educativa e Formativa (SIREF), alla luce del riacutizzarsi di tensioni e conflitti che minano la convivenza tra popoli, culture e generazioni, riafferma il valore dell’educazione come pratica etico-politica, fondata sul riconoscimento dell’altro, sulla costruzione di significati condivisi e sulla responsabilità sociale del sapere pedagogico.

La guerra, in qualunque forma, configura sempre una sconfitta per l’umanità, perché nega i principi fondamentali dell’educazione: la reciprocità, il dialogo, la solidarietà.

La ricerca pedagogica ci ricorda che la pace non è soltanto assenza di conflitto armato, ma è processo continuo di costruzione sociale, fondato su giustizia, equità e riconoscimento reciproco. Per questo ribadiamo che la formazione delle nuove generazioni deve avere al centro la cultura della nonviolenza e della convivenza, affinché la pace diventi pratica quotidiana e non solo aspirazione ideale.

Come ben delineato nella pedagogia critica (Freire, 1970) e nei paradigmi dell’educazione trasformativa, l’educazione non può essere neutra di fronte all’ingiustizia e alla violenza. Essa è chiamata ad assumere una posizione attiva e riflessiva, capace di decostruire narrazioni dominanti e promuovere processi di consapevolezza critica e azione emancipativa.

 

La SIREF riconosce nella ricerca educativa uno spazio generativo di pensiero e azione per la promozione della pace positiva (Galtung, 1969), fondata non sull’assenza di conflitti, ma sulla giustizia sociale, la dignità umana e la partecipazione democratica. In questa prospettiva, l’educazione alla pace e al dialogo interculturale si configura non come disciplina settoriale, ma come dimensione trasversale dei processi formativi e delle politiche educative.

 

Alla luce di tali riferimenti, la SIREF invita la comunità accademica, le istituzioni scolastiche e universitarie, e tutte le figure impegnate nella formazione a:

 

·        sostenere percorsi di mediazione, cooperazione e ascolto reciproco, in contesti sempre più plurali e complessi;

·        integrare nella ricerca e nella didattica approcci ispirati alla pedagogia del riconoscimento (Fraser, Honneth) e alla giustizia educativa (Nussbaum, Sen);

·        sviluppare pratiche riflessive e partecipative che favoriscano il senso critico e l’impegno civico nelle giovani generazioni.

 

In un tempo segnato da guerre e violenze che colpiscono civili innocenti, in un tempo in cui le fratture globali e locali rischiano di trasformarsi in muri culturali e cognitivi, sentiamo la responsabilità di mettere le nostre competenze al servizio di una società più giusta e solidale. Siamo convinti che la ricerca educativa e formativa possa contribuire a rafforzare gli strumenti culturali, critici e valoriali necessari per resistere all’indifferenza e promuovere convivenza, giustizia e speranza.

La nostra voce si unisce a quella di quanti operano, in Italia e nel mondo, per la costruzione di una pace duratura: una pace che interpella le coscienze e impegna ciascuno di noi, come cittadini, come educatori e come ricercatori.

Su queste basi la SIREF rinnova il proprio impegno per una ricerca educativa orientata alla trasformazione sociale, alla coesistenza pacifica e al dialogo tra differenze.

 

Il Consiglio Direttivo SIREF

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