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Il Fondatore Umberto Margiotta

"Educare, istruire e formare sono peraltro riconosciute come il motore silenzioso dello sviluppo e dell’innovazione; ma al contempo ne costituiscono la filigrana problematica centrale con cui misurarsi per poter dare senso allo sviluppo compatibile in una società globale e complessa quale è quella presente."(Teoria della Formazione, 2015, p. 17)

La SIREF innesta la propria attività scientifica sul pensiero del suo fondatore, Umberto Margiotta. Teorico dell’epistemologia intesa come concretezza dell’agire euristico, cioè a contatto diretto con l’esperienza che si incarna nella formazione, nella didattica, nella ricerca e nella sperimentazione, nelle prassi educative e scolastiche. Margiotta mette in tensione il ruolo stesso dell’educazione nella società, teorizzando una pedagogia capace di “andare alle radici” e di dissodare “ il fondo su cui le radici si impiantano e si alimentano” (Margiotta, 2015, p. 253), lasciando così un segno profondo nella comunità pedagogica italiana e internazionale. Il compito di capacitare il suo lascito scientifico e il suo l’approccio alla conoscenza ci sollecita ad alimentare una vocazione umanistica autentica, la quale, mentre si occupa di scienza, avvalora la dimensione etica, quella emotiva e relazionale quali motori dell’apprendimento (Gramigna, 2023) per coniugare modelli e sistemi di padronanza trasversali e generativi.

PROFILO SCIENTIFICO E CULTURALE

Umberto Margiotta (Capurso, 4 giugno 1947 – Verona, 28 agosto 2019) è stato un testimone dell’intera storia della pedagogia dagli anni Sessanta a oggi: un testimone attivo, uno studioso che non è mai stato a guardare, piuttosto, che ha contrassegnato da protagonista le varie tappe evolutive della storia della pedagogia.

Eminente pedagogista italiano, noto per il suo impegno nel campo dell'educazione e della formazione, ha ricoperto diversi incarichi prestigiosi e ha contribuito in maniera significativa alla ricerca e all'innovazione pedagogica.

Le componenti culturali tanto della teoresi, quanto dell'agire formativo di Umberto Margiotta, sono complesse e variegate, ma tenteremo comunque di offrirne, in questa pagina, una sintesi concettuale, considerando che le sorgenti concettuali sono tutte derivanti dal principio cardine di generatività educativa, fondata sulla capacità della formazione di creare nuove conoscenze e competenze, promuovendo un continuo processo evolutivo che integra teoria e prassi, e valorizza il potenziale umano in un contesto di crescita culturale e sociale:

La formazione come oggetto epistemico. Umberto Margiotta, partendo dalla pedagogia fondamentale, ha affrontato la teoresi e le prassi pedagogiche attraverso una solida prospettiva epistemologica, integrando la conoscenza come elemento basilare per l'insegnamento e l'apprendimento. La sua visione è stata influenzata dalle posizioni speculative kantiane e dall'ermeneutica di Hans Georg Gadamer, che ne hanno orientato gli studi verso la logica della vita e la formazione come processo evolutivo. Margiotta ha combattuto contro lo scetticismo radicale, sostenendo che la conoscenza, per essere efficace nell'insegnamento, deve essere trasferibile.

L'adattamento mente-mondo. Margiotta ha esplorato l'interazione tra la mente e il mondo, sottolineando che le rappresentazioni mentali non solo descrivono la realtà, ma contribuiscono a costruirla. Ha criticato le credenze tradizionali che vedono la mente come passiva, proponendo invece una visione attiva dove la conoscenza e la comprensione giocano un ruolo centrale nella formazione. L’approccio ha influenzato la sua concezione della pedagogia come disciplina autonoma, radicata nei valori della civiltà occidentale.
La competenza e la padronanza. Un concetto chiave nell'opera di Margiotta è la distinzione tra competenza e padronanza. Ha lavorato su un modello di formazione integrato che procede per sistemi di padronanza, dove la competenza rappresenta un livello iniziale, che può evolvere in una padronanza completa attraverso un percorso formativo metacognitivo. Tale modello è stato sviluppato con il gruppo veneziano di Ricerca Educativa e Didattica (RED) e applicato in vari contesti educativi, per migliorare la qualità dell'insegnamento.

Il dialogo tra teoria e prassi. Margiotta ha valorizzato il dialogo tra teoria e prassi, ispirato dalla tradizione filosofica greca e dal pragmatismo di Peirce. Ha visto la pedagogia come una scienza della formazione, capace di spiegare e anticipare le scelte formative delle persone. La sua epistemologia pedagogica è stata coerente con la Critica del Giudizio di Kant, che ha integrato nella visione della formazione come un processo teleologico che coinvolge l'intera persona.

L'organizzazione della conoscenza. Influenzato anche da Raffaele Laporta e John Dewey, Margiotta ha sviluppato un modello di ricerca pedagogica che promuove l'organizzazione della conoscenza dominio-specifica. Ha collaborato con Laporta per innovare i programmi scolastici e migliorare la qualità dell'insegnamento attraverso un approccio incrementale e pragmatico. Questo modello ha influenzato la progettazione della Scuola di Specializzazione per la Formazione degli Insegnanti Secondari (SSIS) e la fondazione della SIREF, società di ricerca che integra accademici e insegnanti, consentendo un dialogo alla pari, ai fini della ricerca e dell’innovazione scolastica.

Formazione e capacitazione dei talenti. Negli ultimi anni, Margiotta si è concentrato sulla formazione dei talenti, considerando il talento non come un dono innato, ma come il risultato di un percorso formativo che sviluppa le potenzialità individuali. Ha sostenuto che la formazione è essenziale per la crescita culturale, produttiva e civile della società, promuovendo una visione della formazione come diritto di vita e capacitazione.

Verso un nuovo contratto sociale. Umberto Margiotta ha proposto un nuovo paradigma educativo basato sul lifelong learning e sull'empowerment individuale, in grado di affrontare le sfide del multiverso culturale e sociale contemporaneo. Ha sottolineato l'importanza di politiche educative che valorizzino la responsabilità individuale e promuovano l'uguaglianza di opportunità.

La sua opera ha cercato di riordinare la "casa pedagogica" attraverso un'analisi critica e ricostruttiva dei processi formativi, integrando epistemologia e ontologia in un approccio interdisciplinare. Il suo contributo alla pedagogia è stato caratterizzato da una visione innovativa e integrativa della formazione, capace di affrontare le sfide educative contemporanee con un approccio epistemologico solido e una pratica educativa evolutiva. La sua eredità continua a influenzare il campo dell'educazione, promuovendo una formazione di qualità orientata allo sviluppo umano e sociale.

Egli ha lasciato un'impronta indelebile nel settore della pedagogia, caratterizzandosi per l’approccio innovativo e la priorità conferita alla formazione dei formatori e alla qualità dell'istruzione.
In suo onore, nel 2020 è stata costituita la Fondazione Margiotta, con lo scopo di promuovere attività culturali, formative ed educative.

PROFILO BIOGRAFICO E OPERE

Le brevi note biografiche che seguono, senza pretesa di essere esaustive, si propongono di tratteggiare alcuni elementi essenziali della straordinaria attività scientifica e culturale di Umberto Margiotta. Nato a Capurso (Bari) il 4 giugno 1947, dopo gli studi classici, si laurea in Filosofia all’Università di Bari, e si specializza in Logica, trascorrendo periodi di ricerca presso diversi atenei tedeschi (Monaco di Baviera, Heidelberg, e Münster). L’incontro con H.G. Gadamer orienta i suoi studi alle tematiche della Bildung e delle Scienze della Formazione. Nel 1987 è nominato Professore Straordinario di Pedagogia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove dal 1990 al 2017 ricopre il ruolo di professore ordinario. Riconosciuto a livello nazionale e internazionale con incarichi prestigiosi per la sua competenza e la passione nella ricerca teorica e formativa, fonda la SIREF nel 2004 e la presiede fino al 2019, anno della sua scomparsa. Il suo percorso accademico accosta e ibrida molteplici orizzonti di studio e ricerca; qui si ricorda la formazione dei talenti attraverso la valorizzazione delle capacitazioni dell’individuo, la progettazione formativa nei contesti di innovazione educativa, la valutazione dei sistemi formativi.

CONTRIBUTI NAZIONALI E INTERNAZIONALI
Umberto Margiotta è stato fondatore e direttore del CIRED (Centro Interfacoltà per la Ricerca Educativa e Didattica) dal 1987 al 1990 e presidente del CEDE (Centro Europeo dell'Educazione) dal 1991 al 1996. Dal 1999 al 2008 ha fondato e diretto la SSIS del Veneto e, dal 2004 fino alla sua scomparsa, è stato presidente della SIREF (Società Italiana per la Ricerca Educativa e Formativa). Ha collaborato con numerose università italiane e internazionali in progetti di rilevanza scientifica, tra cui il PRIN 2009 per la valutazione della qualità delle ontologie pedagogiche.

PROGETTI E COLLABORAZIONI
Nel contesto europeo, Margiotta è stato direttore scientifico del progetto Europeo Miforcal (2004-2008), che mirava alla formazione di insegnanti di qualità attraverso una cooperazione internazionale tra istituzioni di istruzione superiore in Europa e America Latina. Ha oure coordinato il progetto LE.TH.E (Learning Through Emotions) nel 2007 e il progetto PERMIT nel 2008, quest'ultimo volto a promuovere il dialogo tra la UE e la Turchia.

PUBBLICAZIONI E ATTIVITA' EDITORIALI
La sua produzione scientifica configura un prezioso e ricco patrimonio per la comunità pedagogica; qui si menziona Tecnologia e creatività in classe (1985), La valutazione scolastica del sistema formativo nella scuola elementare (1991), Pensare in rete. La formazione del multialfabeta (1997), L’Insegnante di Qualità: valutazione e performance (1998), Insegnare nella Società della conoscenza (2007), The Grounded Theory of Teaching (2011), Poiein. La pedagogia e le scienze della formazione (2011, con R. Minello), Teoria della Formazione. Ricostruire la Pedagogia, (2015), La formazione dei talenti (2018). Ha diretto diverse collane editoriali, fondato e diretto la rivista scientifica Formazione & insegnamento.

La sua vita e la sua attività di ricerca sono state inscindibilmente unite nella cifra di un rigore assoluto e di un forte senso di responsabilità nei confronti dei suoi allievi e della comunità pedagogica, che la SIREF intende accogliere e diffondere.

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